i pro-Asad italiani e il loro tentativo di censurare la rete

Trovate qui elencato il contenuto che i gruppi pro-Asad in Italia hanno chiesto a facebook di bannare dalla rete. Mentre il boia di Damasco continua a massacra i civili, essi vogliono censurare i mezzi di comunicazione pretendendo dalla multinazionale statunitense di dare loro ragione. E questi fossero degli anti-imperialisti!!?

14 lug 2017
https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=1261082820686184&id=100003534346377

Diretta incompleta, aggressione dal 4° minuto.

14 lug 2017
https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=1260918557369277&id=100003534346377

Un pro Assad durante una manifestazione pacifica aggredisce fisicamente e verbalmente un’attivista, che rimane però non-violento – come le manifestazioni di protesta contro Bashar al-Asad. Infatti, i sostenitori di Asad sono aggressivi come il dittatore che essi sostengono.

14 lug 2017
https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=1261039584023841&id=100003534346377

Denuncia attraverso una diretta, “un pro-Asad mi ha aggredito”.

17 lug 2017
https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=1263611997099933&id=100003534346377

Nuova denuncia dell’aggressione subita alla manifestazione del 14 luglio.

25 nov 2017
https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=1376379812489817&id=100003534346377

Amici dell’allora Urban Jungle (una band musicale) stano suonando sotto la bandiera della rivoluzione siriana e della Palestina libera: mentre suonano si avvicina un certo “Hugo Maisto” che inizia ad aggredire verbalmente l’attivista dicendogli “vattene in Arabia saudita”, terrorista, etc..
Interviene “Sasà”, membro della band, che cerca di capire la situazione: quando vede che il pro-Asad non vuole ragionare in nessun modo, perde pazienza e lo caccia.

marzo 2018
https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=1772432156217912&id=100003534346377

Testimonianza del momento in cui ex-OPG occupato (Potere al Popolo) rimuove da Palazzo Corigliano, sede dell’università L’Orientale, la bandiera della protesta di popolo in Siria nonché lo striscione con su scritto “W l’Intifada siriana, via gli al-Asad, Siria ai siriani. Rivoluzione siriana”. Lo striscione esprime solidarietà con il popolo siriano massacrato da Asad, Erdogan, Putin, Trump, Nasrallah, Khamenei e represso dalle milizie armate ##YPG #SDF alleate di Bashar Al Asad.

29 aprile 2018

https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=1528918720569258&id=100003534346377

9 settembre 2018
https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=1703097129818082&id=100003534346377

Presenza del “calabrese Francesco” ad un raduno pacifico: da lontano parla con delle persone che già conoscono le ragioni del presidio: cerca di convincerli che l’attivista è un sostenitore di al-Qaeda e che ciò che dice “non è vero”.

14 settembre 2018
https://m.facebook.com/photo.php?fbid=1708996732561455&id=100003534346377&set=a.976554142472388&source=57

Mentre lo studente è seduto a bere un tè con i suoi amici marocchini rivoluzionari, arriva lo stesso buffone calabrese dell’altra volta – sostenitore orgoglioso delle dittature in generale: egli venera Asad e accusa lo studente di essere terrorista, aggressivo e un sostenitore degli americani e di Israele. L’attivista gli risponde: “sei solo un ignorante”, viene aggredito di nuovo verbalmente prima che il provocatore si allontani definitivamente.

29 ottobre 2018
https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=1764274020367059&id=100003534346377

Un pro-Asad vuole fare il bullo davanti alla sua ragazza ad una manifestazione dello studenti Unior, ma alla fine fa solamente la figura del poveraccio; dice: “ma la volete finire con queste bandiere”
Lo Studente: “possiamo parlare democraticamente!”
Pro-Asad: “ma la volete smettere che siete da soli.”
ls: “no! mi dovete solo uccidere, cosa (ca..) vuoi? La rivoluzione continua fino alla caduta del Regime.”
pa: “a me non ti rivolgi in questo modo.”
ls: “che ca.. vuoi, sto pro Asad del ca..”
pa: “è meglio che ce ne andiamo.”
ls: “bravo vattene che è meglio.”

23 novembre 2018
https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=1799790716815389&id=100003534346377

Quando inizia il presidio: il “calabrese Francesco” si è messo di intralcio, proprio davanti all’attivista, in modo camorristico; quando lo studente decide di iniziare – poiché nessuno è in diritto di intimidirlo – si sente dire “non iniziare che stasera ti vatt (ti picchio)”. L’attivista, proprio perché è stato minacciato di essere picchiato, inizia a parlare ad alta voce con il volume al massimo nella direzione del provocatore. Il filo-regime si sposta e si siede sui volantini; mentre l’attivista sta parlando con una donna (altro agente del regime) se ne accorge e gli dice ” ma ti rendi conto dove ti sei seduto!??”
Il “calabrese” si alza, mentre la Signora accusa lo studente di avere comportamenti aggressivi: gli dice di calmarsi.

Dopo il discorso di denuncia a 360 gradi contro tutte le oppressioni, è arriva questa Signora appunto. Sicuramente un agente del regime siriano per come si pone e come parla: resta molto fredda, ostruisce sistematicamente e fa una serie di domande slacciate – volte soltanto ad irritare lo studente. Inizia a dire che l’attivista non può stare lì, poi chiama il “calabrese Francesco” ad avvicinarsi; quest’ultimo dice “menomale che c’è Putin”.

La signora si dichiara donna di legge e inizia a fare altre domande maldestre che dimostrano chiaramente una matrice intimidatoria, chiede il volantino del gruppo “Studenti Unior pro Rivoluzione Siriana”.

Alla fine si rivolgono alle forze dell’ordine per sloggiare l’attivista; impotenti però si allontaneranno.