Il galletto di Roma e la Libertà d’espressione

succese: incontro con Yassin Al Haj Saleh dentro all’Orientale il 12 dicembre 2019

#stoconStUpRS @StUpRS
#stoconStudentiUniorproRivoluzioneSiriana
Noi di Studenti Unior pro Rivoluzione Siriana non abbiamo paura di dire la verità pubblicamente: denunciamo a 360° la controrivoluzione voluta in primo luogo da Israele e America, Fouad venuto da Roma mi ha interrotto durante il mio intervento mentre invogliavo gli studenti a manifestare con me.

La risposta di Fouad alla domanda di una studentessa ” cosa possiamo fare noi da qui per supportare la causa”( una cosa del genere) era stata di “andare ad informarsi meglio” e di “stare attenti alla controinformazione”.
《Tutto qui?》 Mi domandavo io…
Ma che risposta è? Vogliamo che tutto rimanga sui social network e quindi nell’aria?
O vogliamo coinvolgere gli studenti dell’UniOr ad agire per i siriani che combattono “Fino all’ultima goccia di sangue ” come diceva Sarout
Ma è un siriano rivoluzionario questo? NO!
che segue la Rivoluzione e parla tutti i santi giorni con i ragazzi in Siria? Boh!
Che prende ispirazione dalle manifestazioni di ogni venerdì? Assolutamente NO!
Che ha abbandonato lo spirito rivoluzionario di Abdel Basset Sarout? SI!
Non appena finita la risposta ridicola di Fouad alla ragazza ho deciso di intervenire subito e di “correggere” quella risposta tutt’altro che utile alla causa delle Rivoluzioni Popolari e tutt’altro che incoraggiante e di ispirazione alla Rivoluzione siriana per la studentessa e per gli studenti.
Durante il mio intervento Fouad mi ha zittito, sono stato zittito da una persona che in realtà dovrebbe sapere per l’età che ha che non si interrompe mentre si parla (se questo glielo hanno insegnato o non ne ha voluto far tesoro delle buone maniere).
Ha deciso per conto mio che la verità agli studenti non andava detta, ha violato la mia libertà di espressione davanti a tutti gli studenti dicendo che non era il momento adatto nel quale discutere della complicità di #StatiUniti e #Israele.
Era il momento perfetto! E come se lo era!
Yassin si era limitato solamente a menzionare la passività degli Stati Uniti quando avvenne l’attacco chimico sulla città di #Douma il 21/08/2013
Perciò il mio intervento non era affatto fuoriluogo come voleva imporre Fouad
Ad ogni modo, poiché io delle buone maniere ne ho fatto tesoro, per rispetto di Yassin che aveva pianto ed era triste non ho continuato.
Fouad ha detto che a me “è stata data l’occasione di 《dire la mia》 durante l’incontro e fuori”
Dentro non è ho avuta affatto l’occasione e fuori non conta perché ho parlato io da solo con Yassin, e non cera nessun altra/o ad ascoltare nell’ateneo
PS. “Dire la mia” = del Collettivo Studenti Unior pro Rivoluzione Siriana non di
أمير أبو حكيم العامري

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