10-11 ottobre 2015 a Bologna
Suriya Hurriya!
Appello a federare le nostre forze in Italia
Cari amici e amiche del popolo siriano, siriani/e in Italia, sostenitori della Rivoluzione Siriana.
Siamo tutti impegnati sul territorio italiano da anni in solidarietà con il popolo siriano coraggioso che lotta dal 2011 per la libertà, la giustizia sociale e la democrazia.
Siamo consapevoli che la popolazione civile della Siria ha subito e continua a subire una repressione feroce per mano di un regime insediato da oltre quarant’anni. Questo regime ha fatto compromessi scandalosi con mezzo mondo pur di rimanere al potere più tempo possibile, da sempre i cittadini siriani sono stati considerati senza diritti dalla famiglia al-Asad. Con l’avvento di questa dinastia totalitaria il quotidiano dei siriani è stato caratterizzato dal terrore; la Comunità internazionale per conto suo dimostra nuovamente giorno dopo giorno la propria complicità nella repressione di una popolazione araba o autoctona.
I numeri di persone uccise, ferite, imprigionate e scomparse si contano in centinaia di migliaia. La metà della popolazione nazionale – cioè 12 milioni di anime – ha dovuto ora lasciare le proprie case per causa della violenza e della distruzione. Il regime degli al-Asad ha scatenato l’inferno dopo che le strade delle città siriane si sono riempite di migliaia di dimostranti pacifici. Bashar ha impiegato un immenso esercito regolare, numerose forze di sicurezza, corpi scelti, bande mafiose (shabeeha) e milizie estere per cercare di contenere l’ondata di rinnovamento democratico che stava investendo anche la Siria.
Per molto tempo il popolo siriano ha sperato nell’aiuto della Comunità Internazionale e nella solidarietà per mettere un termine a questo genocidio. Fin quando gli è stato possibile, esso ha rinunciato a prendere le armi per difendere la sua lotta. Però, i rappresentanti dell’opposizione hanno bussato senza successo alle diverse porte istituzionali, nei vari angoli del pianeta, riscontrando soltanto indifferenza, cinismo e arroganza.
Alla mattanza in atto, si è poi aggiunta l’invasione di campo da parte di fazioni politiche-religiose estranee alle rivendicazioni originarie della sollevazione di popolo, come Daesh, Hezbollah e al-Nusra. Queste fazioni che si rifanno essenzialmente a fantasticherie ideologiche sono subentrate in un secondo momento ai consigli rivoluzionari nei territori liberati dal regime. Questo scippo politico è avvenuto, là dove è riuscito, grazie ai sostegni materiali (in denaro e in armamenti) molto generosi dei quali sono stati beneficiari. Non è avventato perciò dichiarare che si tratti di veri e propri assembramenti di mercenari che combattono per l’incremento del potere di diversi ceti integralisti regionali.
Noi italiani/e, siriani/e residenti in Italia e cittadini/e di varie nazionalità non tolleriamo più la complicità trasversale ancora in atto con il regime degli al-Asad e denunciamo pubblicamente il tentativo complessivo di soffocare le rivendicazioni legittime del popolo siriano; in fine, condanniamo con forza l’omertà mediatica, per altro molto radicata in Italia, che sta accompagnando la peggiore tragedia umanitaria degli ultimi decenni.
Molte forze della sinistra italiana hanno preferito stare con il regime e i suoi interessati sponsor, l’Iran e la Russia. Lo hanno fatto per abitudine intellettuale, auto-referenzialità e incapacità di analizzare le reali dinamiche sociali in atto nel mondo arabo. Similmente, ampie sfere della gerarchia ecclesiastica hanno scelto di appoggiare il potere costituito in Siria, così facendo andare in fumo la valenza morale delle loro parole.
Oggi, tante persone sono costrette a scegliere la via del mare pur di scappare dalla violenza in atto in Siria, questa violenza che è l’unico linguaggio che il regime conosca. Per anni l’Unione Europea ha scelto di erigere barriere per contenere le ondate di disperati. Oggi fortunatamente molte autorità riconoscono il fallimento, e soprattutto lo scandalo, della “fortezza Europa”. Tuttavia, la volontà popolare europea di aprire le frontiere ai migranti deve fare i conti con le diverse politiche xenofobe e razziste nazionali. Soprattutto, ci si dimentica troppo spesso il motivo dei flussi migratori drammatici ai quali assistiamo: l’oppressione, le guerre e la povertà. Quante persone moriranno prima che l’Unione Europea riconosca la propria responsabilità storica nei disastri che si stanno consumando a poca distanza?
Il tempo stringe, la solidarietà attiva va rafforzata!
Come firmatari di questo appello invitiamo tutte le persone di coscienza impegnate in Italia a fianco del popolo siriano a ritrovarsi insieme a Bologna per un’assemblea da tenersi il 10-11 ottobre.
L’intento è di adottare una dichiarazione comune e di lanciare una campagna nazionale per rompere definitivamente l’assedio che è stato posto alla Rivoluzione siriana.
Sosteniamo la lotta del popolo siriano per la libertà, e decretiamo l’urgenza di aiutare immediatamente questa popolazione martoriata.
سورية حرية, نداء لدعم الثورة السورية
إلى مناصري ومناصرات الشعب السوري
إلى الأصدقاء والصديقات السوريين في إيطاليا وإلى الداعمين والداعمات للثورة السورية
منذ سنوات ونحن نعمل معاً في إيطاليا لنصرة الشعب السوري الشجاع الذي يناضل منذ عام 2011 من أجل الحرية والعدالة الاجتماعية والديمقراطية.
نحن ندرك تماماً أن السوريين المدنيين عانوا ويعانون حتى اليوم من أبشع أنواع القمع الوحشي الذي يمارسه بحقهم نظام استولى على الحكم منذ أكثر من أربعين عاماً. لقد قدم هذا النظام تنازلات مخزية مع أغلب دول العالم من أجل البقاء في السلطة لأطول فترة ممكنة، واعتاد آل الأسد على حرمان المواطنين السوريين من أبسط حقوقهم.
مع وصول هذه العائلة الدكتاتورية إلى سدة الحكم أصبحت حياة الناس اليومية جحيماً من الإرهاب والرعب أما المجتمع الدولي فقد أثبت مجدداً ويوماً بعد يوم تواطؤه في قمع الشعب العربي والسكان المحليين.
لقد أصبحت أعداد القتلى والجرحى والمعتقلين والمفقودين تُعد بمئات الآلاف في حين اضطر نصف سكان سورية أي ما يقارب اثني عشر مليون شخص إلى ترك بيوتهم بسبب العنف والدمار.
لقد حول نظام الأسد شوارع المدن والقرى السورية إلى جحيم بعد أن امتلأت بآلاف المتظاهرين السلميين بزجه الجيش النظامي وقوات الأمن والوحدات الخاصة وعصابات الشبيحة والميليشيات الطائفية الأجنبية لإخماد الثورة المطالبة بالتجديد الديمقراطي الذي وصلت رياحه إلى سورية أيضاً.
لقد عوّل الشعب السوري طويلاً على مساعدة المجتمع الدولي وعلى تضامنه معه من أجل إنهاء حرب الإبادة هذه وامتنع، ولأطول فترة ممكنة، عن استخدام السلاح للدفاع عن نضاله، ودق ممثلو المعارضة أبواب الحكومات والمنظمات الدولية في كافة أصقاع الأرض بدون جدوى وكان الرد الوحيد الذي حصلوا عليه هو اللامبالاة والتجاهل والازدراء.
وبالإضافة إلى المجازر اليومية التي يرتكبها النظام دخلت حلبة الصراع جماعات سياسية ذات طابع ديني، كداعش وحزب الله وجبهة النصرة والميليشيات الطائفية، لا علاقة لها بثورة الشعب السوري ولا بمطالبه بالحرية والكرامة.
إن هذه الجماعات القائمة على أفكار وإيديولوجيات دينية لا علاقة لها بالواقع السوري أزاحت لجان التنسيق الثورية في الأراضي المحررة من سيطرة النظام وذلك بفضل الدعم المادي والعسكري الواسع الذي أغدق عليها والذي مكنها من تحقيق هذا الاغتصاب السياسي، فليس من الخطأ إذن وصفها بأنها، وبكل معنى الكلمة، جماعات من المرتزقة تقاتل لتعزيز نفوذ قوى إقليمية وجماعات متطرفة في المنطقة.
نحن كإيطاليين وسوريين مقيمين في إيطاليا ومواطنين من مختلف الجنسيات لن نسكت بعد اليوم على هذا التواطؤ العام والمستمر مع نظام الأسد وسنفضح علناً محاولات إخماد المطالب المشروعة للشعب السوري وندين وبشدة الصمت المتواطئ لوسائل الإعلام خاصة في إيطاليا تجاه أكبر مأساة إنسانية شهدها العالم خلال العقود الأخيرة.
لقد فضلت قوى يسارية إيطالية عديدة الوقوف إلى جانب الأسد وإيران وروسيا الداعمتين له، انطلاقاً من مواقفها الفكرية المسبقة واعتمادها على مرجعيتها الذاتية ولعجزها عن تحليل المتغيرات الاجتماعية الجارية في العالم العربي وفهمها وهذا ما قامت به أيضاً شريحة واسعة من السلطات الدينية في سورية في دعمها لنظام الأسد مما جرد خطابها من أي قيمة أخلاقية.
واليوم يضطر الكثير من السوريين إلى ركوب البحر هرباً من العنف المحتدم في سورية، فالعنف هو اللغة الوحيدة التي يعرفها النظام. لقد اختار الاتحاد الأوروبي ولسنوات طويلة سياسة بناء الحواجز والجدران لمواجهة طوفان اليائسين. واليوم، اعترفت لحسن الحظ سلطات عديدة بفشل فكرة “أوروبا الحصن” المخزية. رغم ذلك على الشعوب الأوروبية الراغبة في فتح الحدود أمام المهاجرين التصدي للسياسيات العنصرية المعادية للأجانب. وغالباً ما يغيب عن الأذهان أن السبب الأساسي لطوفان الهجرة المأسوية هذه الذي نشهده الآن هو القمع والحرب والفقر. فهل سيواجه هؤلاء الأشخاص حتفهم قبل أن يقرر الاتحاد الأوروبي الاعتراف بمسؤوليته التاريخية في المآسي التي تقع على مقربة منه؟
لم يعد هناك متسع من الوقت ولا بد من زيادة التضامن الفعلي.
نحن الموقعون على هذا النداء نناشد أصحاب الضمائر الحية الذين وقفوا في إيطاليا إلى جانب الشعب السوري بالمشاركة سويةً في اجتماع عام سينعقد في مدينة بولونيا خلال يومي 10 و11 من شهر أكتوبر، تشرين الأول المقبل للوصول إلى إعلان مشترك ولإطلاق حملة وطنية لكسر الحصار المفروض على الثورة السورية بشكل نهائي.
لندعم نضال الشعب السوري من أجل الحرية ونعلن ضرورة تقديم المساعدة الفورية لهذا الشعب المنكوب .
Napoli-Parma, 19 settembre 2015
firmatari e firmatarie iniziali
Johannes Waardenburg
Annalisa Roveroni
Sami Haddad
Souheir Katkhouda
Amedeo Ricucci
Samantha Falciatori
Shady Hamadi
Nawal Soufi
Alessio Cremonini
Laura Tangherlini
Feisal al-Mohamad
Asmae Dachan
Lorenzo Declich
Fabiana Stefanoni
Nabil al-Mouredin
Nibras Breigheche
Fouad Roueiha
Aya Homsi
Tytty Cherasien
Ahmad Sadiddin
Franca Angelillo
Michele Calenzo
Lina Koudsi
Yasser Tayeb
Raffaella Piazzi
Abdul Ghami Ahmad
Nadia Walifi
Germano Monti
Jlde Tambasco
Adriano Lotito
Ozlem Onder
Salvatore Tripi
Riccardo Bella
Muhommed Gazi Nasimi
Contatti per informazioni e adesioni:
Telefono: 349 4145086 – 320 9763222
Email: italiasiriafree@gmail.com
fb: io sostengo la rivoluzione Conferenza nazionale per la libertà in Siria