Siria futura

invito agli attivisti italo-siriani

Care amiche siriane, cari amici siriani,

Per le persone di noi che non hanno la cittadinanza siriana, siete voi che rappresentate in Italia la storica lotta di liberazione del popolo siriano contro la dittatura degli al-Asad. Abbiamo camminato fianco a fianco nelle numerose manifestazioni di piazza e abbiamo vissuti insieme tantissime belle iniziative di solidarietà! Grazie di cuore.

Oggi il movimento italiano di solidarietà con la rivoluzione siriana si sta riorganizzando e ricompattando dopo 5 anni in cui il popolo siriano è stato sistematicamente tradito dagli attori internazionali, nonché nazionali.

Purtroppo per molto tempo la popolazione italiana che voleva esprimere la sua solidarietà con i siriani liberi si è dovuto scontrare con esponenti razzisti e fascisti che inneggiavano al regime genocida di Bashar. Fortunatamente però ora gran parte d’Italia è liberata da questo fardello oppressivo! Si apre dunque uno nuovo spazio sociale e politico di agibilità nazionale.

Negli ultimi anni siamo stai tutti noi molto efficienti ad organizzare iniziative locali e anche qualche manifestazione nazionale. Tuttavia, i localismi e le competizioni territoriali hanno troppo spesso preso il sopravento. Tutto ciò è normale considerato che siamo davanti alla ricostituzione di una società politica dopo quarant’anni di dittatura in Siria, però dinanzi alla drammaticità della situazione attuale sarete tutti concordi che non possiamo fermarci a questioni secondarie.

Numerosissime persone in Italia vogliono agire ora concretamente per sostenere i siriani, e sconfiggere insieme a loro il marchingegno internazionale che cerca di reprimere il sogno di libertà e giustizia in Siria. La rivoluzione siriana è diventata una questione internazionale di primo piano: per la gravità della situazione umanitaria e perché gli organi decisionali nati nel secondo dopoguerra (le Nazioni Unite) sono in gran parte responsabili della situazione politica disastrosa che ha vissuto tutto il Medio-Oriente per oltre 60 anni (almeno dal 1948 in poi).

La posta in gioco è altissima dunque e la risoluzione della questione siriana sarà lunga, ahimè. Ci spetta un lungo percorso e dobbiamo attrezzarci di conseguenza. Non basterà sicuramente bussare alla porta delle istituzioni nazionali nella speranza che a tempo perso pensino al popolo siriano.. Perché la Siria sia liberata da questa capa di repressione decennale è ormai evidente a tutti che sarà necessario la costituzione di un movimento internazionale di pressione pubblica per la Libertà in Siria. L’Italia in questo contesto giocherà un ruolo importante, noi italiani e italo-siriani vogliamo essere in prima linea in questa battaglia per il futuro dell’Umanità.

Aderite dunque anche voi al Comitato permanente e aiutateci a rappresentare tutte le sensibilità del vostro meraviglioso popolo!

il direttivo del CpRS

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