Gent.ma Presidente della Camera dei Deputati, On. Laura Boldrini,
la stampa iraniana ha comunicato di un Suo prossimo viaggio in Iran. Secondo le informazioni sinora diffuse il viaggio sarà organizzato immediatamente dopo l’elezione dell’Assemblea degli esperti e del Parlamento, previste in Iran per il 26 febbraio 2016.
Elezioni che sono da considerarsi antidemocratiche, considerato che oltre il 60% dei candidati sgraditi al regime sono stati squalificati dal Consiglio dei Guardiani.
Purtroppo, mentre l’occidente – Italia in testa – riapre le porte alla Repubblica Islamica, in Siria i massacri continuano senza fine. Ad Aleppo, in particolare, centinaia di civili vengono uccisi quotidianamente ( o sono costretti a fuggire), dagli assedi compiuti dalla milizie fedeli a Bashar al Assad, coperte dai bombardamenti aerei russi. Milizie jihadiste sciite che, come noto, vengono addestrate e finanziate primariamente dalle Guardie della Rivoluzione Iraniane.
Come se questo non bastasse l’invito a visitare l’Iran è arrivato dal suo omologo, lo speaker del Parlamento iraniani Alì Larijani. Già comandante dei Pasdaran, Larijani ha un ruolo chiave nello sviluppo della strategia iraniana in sostegno del regime di Damasco. Più volte, infatti, ha pubblicamente affermato che Teheran userà ogni mezzo per garantire l’esistenza del regime di Bashar al Assad.
Per questi motivi, riteniamo che, come terza carica dello Stato – nonché rappresentante della Costituzione della Repubblica Italiana – sia Suo dovere sollevare in Iran delle questioni fondamentali per il futuro dei rapporti tra Roma e Teheran. In particolare Le chiediamo di denunciare pubblicamente il sostegno iraniano ad Assad e di pretendere l’immediato ritiro delle forze paramilitari sciite e dei Pasdaran dal territorio siriano.
Le chiediamo inoltre di riflettere sul fatto che, senza delle chiare precondizioni, le nuove relazioni economiche e politiche tra Italia e Iran, rischiano di rendere il nostro paese complice di un regime autoritario e fondamentalista, primo sostenitore del terrorismo internazionale.
Enrico Vandini – Presidente We Are Onlus
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