C’è un popolo in Europa che ha sempre una marcia in più. Magari perché ha dovuto vedersela storicamente con uno Stato coerente e espansivo (imperiale).
E’ il popolo francese.
Martedì 3 aprile inizia uno sciopero ad oltranza nel servizio pubblico ferroviere francese (SNCF) contro le politiche reazionarie e ultra liberiste della Presidenza Macron.
In contemporanea sono in atto movimenti di lotta radicati nel traffico aereo (AirFrance), nell’industria, nel servizio ospedaliero, negli apparti dello Stato (finanze pubbliche) e per la regolarizzazione dei migranti.
Poi c’è l’Università: una protesta diffusa in numerosi atenei portata avanti da giovanissimi attivisti che non hanno paura, nemmeno quando vengono aggrediti dal proprio corpo docente (fascista) in passa montagna!
Se la Rivoluzione siriana ci ha insegnato qualcosa: è che non si molla. Non abbiamo il lusso di questa scelta di comodo.
Il sacrificio è stato troppo immenso perché si torni indietro. Tutte le città sono distrutte, anche quelle “ufficialmente” ancora in piedi. Sono distrutte perché la comunità sociale è scomparsa. L’anima della città è morta. La gente è stata massacrata.
Invitiamo pertanto, da attivisti coerenti, tutti voi ad allargare la solidarietà a questo secondo popolo coraggioso che dalla settimana prossima si appresta a portare avanti una lotta molto dura contro i vertici dell’Unione Europea, che vogliono le popolazioni assoggettate al mercato e alla finanza.
La gente comune – che siamo noi – invece crede nella solidarietà e nella costruzione lenta, con i propri umili mezzi, di una società nuova basata sulla collaborazione, l’inclusione e il rispetto delle differenze nell’unità degli intenti. Una società dell’emancipazione per tutti noi.
A Napoli è stato piantato il seme della Rivoluzione, fiorirà e vorremmo che tutti voi ne foste partecipi.
Studenti Unior pro Rivoluzione siriana, 31 marzo 2018
https://www.youtube.com/watch?v=F7eJJOIRbSI